La direzione del progresso

(3 customer reviews)

Un guasto in un automa mette in collegamento mentale la macchina e la sua operatrice.
Sarà l’inizio di un piano distruttivo per il pianeta.

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Autore: Giovanni Cozza
Pagine 174
ISBN 9791280334862

 3,99 14,00

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Giovanni Cozza

Sofia vive nella Cittadella, una base militare orbitante nei cieli di un pianeta di fascia bassa, colonizzato solo per estrarne le risorse e la cui popolazione è tenuta in stato di costante povertà. È un’operatrice di Agenti, automi da battaglia usati per reprimere la criminalità e le ribellioni, pilotati tramite legame mentale.
È in seguito a un guasto che questo legame subisce un mutamento profondo, trasformandosi in uno scambio di pensieri ed emozioni in flusso continuo e reciproco. Sofia non sarà più in grado di nascondere all’Agente il suo profondo desiderio di migliorare la vita degli abitanti del pianeta, portando l’automa a sviluppare una coscienza che lo farà allontanare anche dalla sua operatrice e maturare la volontà di mettere in atto un piano distruttivo.

 C’è solo una via per evitare la tragedia planetaria ed è nelle mani, e nella testa, di Sofia.

3 reviews for La direzione del progresso

  1. Luigi Imolesi (verified owner)

    Una storia avvincente e ben scritta che solleva diversi interrogativi sul nostro futuro,.
    Intelligenza artificiale ? si.. no..
    “Consigliato”

  2. Luigi Imolesi (verified owner)

    Romanzo ben scritto , bella storia che fa nascere tanti interrogativi sull’intelligenza artificiale.
    “Consigliato”

  3. il Babbano

    Ho comprato questo libro durante la fiera Marginalia a Milano, il 30 di marzo. L’ho finito il 31, tanto mi ha preso, e sono qui a dirlo: scritto bene, anche in modo semplice e fluido, eppure non banale. Ci sono cambi di prospettiva e salti temporali, ma tutto scorre con grazia.
    La mia pignoleria è tale che mi ritrovo spesso a contestare persino le virgole agli autori – ebbene, qui non ho niente da ridire: Cozza sa scrivere, e l’espediente che sua nelle prime due pagine funziona – superate il rollio delle immagini stroboscopiche del racconto della bimba e non vi staccherete più dalla storia, che avvince, senza mai annoiare.
    L’autore non ha bisogno di scene hard o pipponi sentimentali, eppure le emozioni ci sono e vibrano tutto il tempo, persino nelle macchine.
    Non ci sono paesaggi da film in 3D, eppure vi troverete in piena fantascienza alla Blade Runner, ma con situazioni degne di Real Steel e della Fanteria dello Spazio.
    Certo, è una lettura leggera, però adatta ai giovani e anche agli anziani, per svago, eppure con un che di potenzialmente profetico: la storia narrata è credibile e la direzione descritta del progresso diventa persino plausibile.
    Consigliato.

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