Eccoci a giocare al piccolo chimico: prendi un medico dottorando nell’ambito della cooperazione internazionale, mandalo in Burkina Faso a occuparsi di formazione come strumento per migliorare la salute, aggiungi un pizzico di folli nel circondario, shakera per bene ed ecco uscire un’avventura avventurosa. Ma se ti limiti a vivere senza aggiungere il brivido della novità, che gusto c’è? Avendo già fatto qualche piccolo viaggio per il mondo, avendo già tenuto dei diari per raccontare a qualcuno il vissuto, è ora arrivato il tempo di aggiungere una sfida in più: condividere con terzi, o quarti, le mie giornate. La mia deontologia ci tiene a farvi aderire all’iniziativa attraverso un consenso informato: in cinque anni di superiori non ho mai preso una sufficienza in un tema… e a breve scoprirete il perché! Se vi imbarcate in questa impresa stoica (potreste mai farne a meno?!) non è colpa mia; so che può sembrare che lo sia, solo perché sono io che scrivo, ma nella vera verità io sono innocente. È in ben altre persone che dovete cercare il colpevole!
Il libro d’esordio di Marianna Bettinzoli, Africando, è il diario semiserio di 8 mesi vissuti in Burkina Faso, impegnati in un progetto umanitario, conditi da esperienze personali uniche e disavventure incredibili.
Il progetto Africando nasce come un diario di viaggio online: sul sito www.edikit.it sono state pubblicate, a scadenza bisettimanale, le mail che la dottoressa-autrice inviava agli amici durante la propria permanenza nel Continente Nero. Il successo di questa iniziativa ha spinto la nostra casa editrice a farne una pubblicazione cartacea.
“Africando racconta ai lettori quello che la Farnesina non dice”, come ha dichiarato Marianna.
Il tutto è raccontato in chiave semiseria: l’esperienza burkinabè è narrata, giorno dopo giorno, attraverso le avventure dell’autrice-protagonista e dei suoi compagni di viaggio. Quello che emerge dalle pagine del libro è la cronaca quotidiana di un’esperienza formativa e lavorativa profonda, in un Paese tanto lontano quanto affascinante. Il tutto è affrontato con uno stile e un atteggiamento ironico e giovanile, in un parola: nuovo.
Dalla prefazione: ”Marianna è capace di portarti in Burkina Faso e farti sentire a tuo agio, ti fa accomodare (anche se c’è poco da stare comodi con quel che le succede) e trasforma un paese lontano in un paese domestico.”
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