Questo fascicolo si articola in dieci proposte didattiche diverse nei contenuti, nello stile e nelle caratteristiche dei personaggi protagonisti delle attività: Il serpente Sibillo (filastrocca in movimento), Orsi ladri (drammatizzazione con canto), Stop and go della foresta (filastrocca in movimento), Quadri esposti di uno zoo (partitura grafica e/o strumentario), Le renne svogliate (danza cantata), Blues dei passi (attività motoria), Blues del mago (partitura informale), Lombrico e cavalletta (espressione vocale), Canzone fuori mano (contrasti emotivi), Un cocktail di animali (azione mimata con filastrocca e canto).
La scelta degli animali non è stata casuale. Il loro carattere, le loro dimensioni, la loro indole, il loro modo di muoversi offre trasformazioni, associazioni e abbinamenti facilmente comprensibili e praticabili dai bambini sia in termini di movimenti sia in termini di caratteristiche musicali. In questo modo sarà possibile costruire un percorso personalizzato ponendo un’attività dopo l’altra in ordine di difficoltà progressiva, oppure sviluppando e elaborando ciascuna attività per renderla man mano più complessa e adeguata alle abilità di volta in volta raggiunte dai bambini.
Schede didattiche
Viene presentato in primo luogo lo spartito di ogni brano, con eventuali accompagnamenti e/o ostinati ritmico melodici. Poi seguono una serie di parole chiave che per noi costituiscono le domande più importanti che ogni insegnante deve porsi ogni volta che propone un’attività alla propria classe. Queste parole chiave sono, nel linguaggio tecnico della programmazione, i punti fondamentali per la progettazione di un percorso didattico.
I destinatari (chi), cioè a chi sto offrendo il materiale, quali sono le loro competenze, qual è il loro possibile sviluppo in termini di obiettivi musicali e non; qual è il contesto socioculturale nel quale sto proponendo la mia attività.
Il contenuto (cosa) è semplicemente il materiale che ho scelto con le sue caratteristiche tecniche, la sua opportunità in relazione al contesto di presentazione.
La metodologia (come) consiste nella scelta delle strategie di presentazione del materiale e del tipo di percorso didattico, il tipo di relazione che avrò con gli studenti, quali modalità operative propedeutiche metterò in atto per raggiungere gli obiettivi proposti e far acquisire gli apprendimenti voluti. Viene inoltre indicata una possibilità di svolgimento dell’attività in maniera dettagliata e coerente con i presupposti pedagogici degli autori.
La programmazione (quando e perché) è quell’ organismo che comprende i punti fondamentali per la realizzazione di un progetto didattico. Quello che rimane da domandarci, dopo chi cosa come, è quando e perché proporre una determinata attività o un determinato percorso. Cioè stabilire in quale momento dell’anno scolastico proporre quello specifico materiale e quale possibile sviluppo potrà avere nel corso del progetto (quando), e focalizzare sia gli obiettivi specifici di carattere tecnico musicale che le finalità relative alla crescita e allo sviluppo globale della personalità del bambino (perché).
Con i suggerimenti vorremmo aprire la possibilità, ogni volta, di modificare, elaborare, distruggere, cambiare qualsiasi attività o parte dei suoi contenuti attraverso l’offerta di soluzioni alternative a quelle proposte nella parte iniziale della scheda.
Le attività complementari offrono la possibilità di integrare, approfondire e sviluppare i lavori proposti attraverso l’utilizzo di altri linguaggi espressivi al fine di stimolare e potenziare le diverse intelligenze che ogni bambino possiede.
Il CD
Per rispondere alle richieste e alle esigenze che ci sono state presentate da maestre e operatori, abbiamo pensato di allegare un CD che contenga per ogni brano sia la versione cantata che una base strumentale.
La versione cantata vuole essere semplicemente un esempio, quindi è importante che l’insegnante impari il canto e lo presenti il più possibile “dal vivo”, a memoria.
I bambini sono più motivati all’apprendimento se il modello vocale appartiene ad una figura di riferimento affettivo e didattico.
Per facilitare il coinvolgimento del gruppo in ogni attività consigliamo di rendere ogni testo molto teatrale, modulando la voce ed “esagerando” la mimica facciale prima di utilizzare le basi. Per non sovrapporre voci di adulti e voci di bambini suggeriamo di farli cantare sulle basi strumentali. Queste offrono un supporto armonico al canto, quando l’insegnante non abbia la possibilità di accompagnarsi con uno strumento.
Ogni traccia è stata incisa in tonalità comode per i bambini e contiene sia la linea melodica del canto sia quei “segnali” sonori che hanno una corrispondenza con la storia e con la drammatizzazione in movimento.
Nel momento in cui si utilizzano le basi strumentali consigliamo di mantenere un volume che consenta ad ogni bambino di ascoltare la propria voce nell’insieme del coro, a tale scopo anche la nostra “voce guida” dovrà gradualmente scomparire permettendo ai bambini di emergere.
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