Per ogni scrittore il secondo libro è quello più difficile. E così è anche per Alessio.
Dopo il successo di Memorie dal sottovuoto, l’editore scalpita, ma la pagina rimane bianca.
Tutto cambia quando Alessio riceve un messaggio da una misteriosa donna, che si firma S. e che lui non conosce, nel quale lo esorta a riprendere la stesura del romanzo interrotto ai tempi dell’università.
E lo prega di non presentarsi al loro primo incontro, così da salvarsi la vita.
“Quando aprì gli occhi e si accese la prima sigaretta della giornata, Alessio Renga notò la lucina lampeggiante della segreteria telefonica. Pensò che potesse essere un messaggio lasciato, nell’ordine, da sua madre, dal suo editore che aspettava da mesi un romanzo che di fatto non esisteva, dal signor Testa, il suo affittuario (era in ritardo di dieci giorni con l’affitto), o dalla sua amica Alicia alla quale aveva dato buca la sera precedente con una scusa perché non si sentiva in vena di uscire. Sospirò. Si alzò di malavoglia e premette il bottone per far partire la registrazione. Era l’editore, chiedeva del libro.”
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