Anno 2084. Milano è sempre la stessa, in crisi, devastata e pronta a esplodere. L’esistenza dei Dumpire ormai è un’informazione di pubblico dominio e la fobia collettiva si è scatenata, provocando un rigurgito populista cavalcato da un politico senza scrupoli. Delle ronde di volontari pattugliano i quartieri e le forze dell’ordine sono state dotate di agenti cibernetici quasi imbattibili, in tutto e per tutto simili a mummie.
Nebbioni fa ancora parte della squadra della Clinica Visconti. Ha recuperato sua figlia, ma ancora non riesce a comunicarci, e il suo amico Victor sembra avere il destino segnato verso la dissoluzione totale delle sua mente. L’esistenza di Nebbioni scorre su questi due binari ben precisi, quando la comparsa dell’organizzazione di Lamion ribalta ancora una volta tutte le carte in tavola. Un’organizzazione di Dumpire che cerca un modo di convivere con gli esseri umani e alla quale la moglie di Nebbioni era molto legata. Ma perché Clara collaborava con Lamion? E perché questi Dumpire considerano sua figlia la loro unica speranza di salvezza?
Per Nebbioni è l’inizio di una nuova sfida, giocata tra ronde di fanatici, mummie indistruttibili e una nuova vicina che sembra particolarmente interessata a lui.
“Se siete pronti a sopportare il silenzio e la menzogna; se non temete di dovervi guardare le spalle di continuo e non vi spaventa l’idea di una paranoia strisciante che vi porterà a dubitare di chiunque vi stia accanto, persino di me, allora io vi chiedo ancora una volta di seguirmi. Non so se qualcuno mai ci ringrazierà per ciò che faremo, ma vi prometto una cosa: giorno dopo giorno, ci sorreggerà la consapevolezza crescente che tutto ciò andava fatto e solo noi potevamo farlo.”
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